Kiushi era li che se la passeggiava per i vicoli del suo castello come tutti i giorni. Era appena uscito dalla sala dei reggenti dove era stata richiesta la sua consulenza per migliorare le difese della cità. Aveva ricevuto un'ottima paga per quel suo servizio e si apprestava ad andare alla locanda, chiamata Da Gigi, a bere un bel boccale di sidro.
Passeggiava guardando il panorama che gli si poneva davanti senza pensieri, quando ad un tratto si accorse che su uno dei gradini vi era incisa la sagoma di una chiave, prese il calco che, come perfetto avventuriero si porta sempre dietro, lo poggiò sull'incisione e voilà, la sagoma della chiave era perfettamente impressa. Alazatosi impiedi gli saltò all'occhio una vecchia porta, proprio di fianco al gradino con l'incisione, ad un primo esame gli sembrò che la chiave potesse aprire quella pota.
Si recò subito dal miglior fabbro del castello e si fece fare una copia di quella chiave, attese li, impaziente che il lavoro fu terminato.
Si fece consegnare la chiave ancora calda, era molto curioso e non voleva perdere tempo.
Si recò alla porta e con grande stupore vide che la chiave entrava perfettamente, girò e clack... la porta si aprì.
Vi era una piccola gradinata che scendeva e terminava in una piccola stanzatta sotterranea. Kiushi scese le scale con fare timoroso e quando giunse in fondò notò che nella stanza non c'era nulla apparte un vecchissimo scrigno di legno. Lo aprì e dentro trovò un antico cimelio del castello...